guido passero
Secondo gli studi in merito, la dieta chetogenica dovrebbe intendersi come regime alimentare limitato nel tempo; in quanto si fonda sulla chetosi, un arco temporale inferiore alle 3 settimane non consente nemmeno l’instaurarsi di un completo adattamento, ma in genere non dovrebbe andarsi oltre qualche mese, ovvero il tempo abbastanza sufficiente a raggiungere gli obiettivi di peso prefissati. In altre parole, per la maggior parte dei casi, la dieta chetogenica non è ritenuta adatta a diventare un modello alimentare a lungo termine, ma solo uno degli strumenti a nostra disposizione per perdere peso. È pericolosa? Sicuramente no, ma appunto sul breve termine, non si sa con certezza sul lungo termine : non sembra essere la scelta ideale da adottare come stile di vita, quale regime alimentare da mantenere nel tempo, non foss'altro che per il fatto di obbligare ad escludere alimenti, su cui si dispone di tonnellate di prove scientifiche a supporto di un effetto protettivo verso numerose patologie, come frutta e legumi. Sempre collegato all’essere di per sé una dieta ad esclusione, espone al rischio di carenze di micronutrienti, tanto da poter richiedere in alcuni casi integrazioni vitaminico-minerali. Del resto, è una dieta che non permette sgarri, a differenza di diete equilibrate, in cui non esiste il concetto di sgarro, se questo è previsto e compensato; questa eccessiva limitazione può avere ricadute psicologiche e sociali. Può essere ancora più complicata per i vegetariani/vegani, già limitati al tofu e a poco altro, per garantirsi un corretto apporto proteico. Sempre rivolgersi a specialisti/professionisti del settore.